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L’INDIVIDUO E LE SUE DINAMICHE

Nell’esaminare l’uomo, notiamo che un individuo sembra disporre di un impulso in ciascuno di questi settori. In altre parole, l’individuo è interessato alla sopravvivenza dei gruppi nella stessa misura in cui è interessato alla propria sopravvivenza personale.

Nel momento in cui privaste un essere umano di una di queste dinamiche, dicendo: “Per costui questa dinamica non può esistere”, vi trovereste nei guai, poiché anche tutte le altre verrebbero messe fuori uso. Decadrebbero tutte allo stesso livello. In altre parole, se dimezzaste una dinamica avreste dimezzato anche tutte le altre. Per la propria sopravvivenza, è di vitale importanza che l’individuo disponga di tutto l’insieme di queste dinamiche.

La società in cui oggi viviamo, è una società interamente educata a ritenere che “l’uomo pensa solo a se stesso”. La gente deve essere costretta, fustigata, percossa e istruita per avere una terza dinamica. Le persone devono essere imprigionate, mandate a scuola, punite, multate, tassate, spinte a recarsi alle urne a votare i Democratici. Devono essere fatte tutte queste cose perché una persona abbia una terza dinamica.

In altre parole, questa società è freneticamente indaffarata a costruire qualcosa che già esiste. Ma se levaste di mezzo tutte queste grandi strutture che addestrano l’individuo ad adattarsi alla società, ve ne resterebbe una migliore e molto più solida di qualunque altra struttura artificiale si possa edificare.

Lo stesso dicasi per la quarta dinamica. Avete mai conosciuto qualcuno convinto che valesse la pena frequentare solo gatti e che nell’uomo non ci fosse nulla di buono? Queste persone esistono. “Negli uomini non c’è nulla di buono. Gli uomini sono crudeli, sono bestie, fanno cose terribili. La razza umana non vale niente, l’uomo non vale niente. Ma i gatti, i cani e gli altri cari piccoli animali senza parola, quelli sì che si comportano bene.” In altre parole questa persona punta tutto sulla quinta dinamica. Si sentirà bene e potrà andare avanti a vivere solo finché questo concetto non le verrà a mancare, perché si tratta di un concetto artificiale.

L’uomo può fare quasi tutto quello che vuole nei confronti di queste dinamiche, a patto che agisca coerentemente. Nel momento in cui smette di farlo in un ambito qualsiasi, per lui si metterà male.

Non stiamo sostenendo né pensando che una qualsiasi di queste otto dinamiche sia più importante delle altre. Pur rappresentando le categorie del vasto gioco della vita, esse però non sono necessariamente uguali fra di loro. Si troverà che tra le persone ognuna accentua una dinamica più delle altre o può dare più importanza a una combinazione di dinamiche rispetto ad altre.

Proponiamo questa suddivisione allo scopo di aumentare la comprensione della vita disponendola per settori. Avendo diviso l’esistenza in questo modo, ogni parte può essere esaminata separatamente e in relazione alle altre.

Per comporre un “puzzle”, per prima cosa è necessario prendere i pezzi di colore o caratteristiche simili e riunirli in gruppi. Quando si studia un argomento è necessario procedere in modo ordinato.

Per favorire quest’ordine è necessario, per i nostri scopi, immaginare queste otto suddivisioni arbitrarie della vita.

Inoltre queste dinamiche potrebbero essere meglio rappresentate come una serie di cerchi concentrici in cui la prima dinamica sia il centro e ogni nuova dinamica sia, in successione, il cerchio immediatamente esterno ad essa. Il concetto di spazio contiguo entra quindi a far parte di queste dinamiche.

La caratteristica di base di un individuo include la sua capacità di espandersi nelle altre dinamiche, ma sarà soltanto dopo aver raggiunto completamente la settima dinamica che uno scoprirà la vera ottava dinamica.

Per fare un esempio dell’uso di queste dinamiche, prendiamo un bambino: quando nasce, scopriamo che non percepisce altro all’infuori della prima dinamica; però, a mano a mano che cresce e i suoi interessi aumentano, notiamo che arriva ad abbracciare altre dinamiche.

Un altro esempio del loro uso può essere riferito a una persona incapace di operare sulla terza dinamica, e quindi altrettanto incapace di far parte di qualsiasi squadra: si potrebbe dire che non sia in grado di condurre un’esistenza sociale.

Come deve agire un uomo in modo da operare con successo sulle varie dinamiche? A giudicare da come oggi va il mondo, non sembra che ci sia stata una risposta disponibile. Può sembrare che alcuni individui abbiano il dono di un intuito naturale, ma questo è ben lontano dalla verità. Il fatto è che ogni persona può acquisire la conoscenza di cui ha bisogno per stabilire la linea di condotta più favorevole alla sua sopravvivenza.

Le dinamiche possono essere rappresentate sotto forma di cerchi concentrici con la prima dinamica al centro. L’individuo si espande verso l’esterno, abbracciando le dinamiche successive.