ASSEGNAMENTO >> 4. Leggi la parte “Un’Ulteriore Scoperta”

UN’ULTERIORE SCOPERTA

Un altro fattore di grande importanza nella tecnologia della Terza Parte è costituito dai rapporti falsi. Per rapporti falsi s’intendono affermazioni scritte o verbali che si rivelano infondate o ingannevoli, o che deliberatamente contengono bugie.

Sappiamo che c’è necessariamente una Terza Parte in qualsiasi lite.

Nel prendere in esame diversi turbamenti avvenuti all’interno dell’organizzazione, è risultato che la terza parte può passare completamente inosservata, anche nel corso di indagini accurate.

Trasmettendo rapporti falsi sul conto di altre persone, la Terza Parte causa danni e distrugge uomini e gruppi.

In molti casi è capitato che un’organizzazione abbia perso diversi collaboratori innocenti, licenziati o puniti nel tentativo di risolvere i turbamenti. Ciò nonostante l’inturbolazione era continuata e l’area si era turbata ancor di più a causa dei licenziamenti.

Risalendo ulteriormente, si scoprì che la vera Terza Parte, portata infine alla luce, aveva fatto “mettere al muro” le persone usando rapporti falsi.

Uno dei modi in cui ciò ha origine è come segue:

Il membro dello staff X fa un pasticcio. Va su tutte le furie ed è sulla difensiva nei confronti delle accuse a suo carico. Incolpa del suo pasticcio qualcun altro. Quel qualcun altro viene sottoposto a misure disciplinari. Il membro dello staff X distoglie l’attenzione da sé usando vari mezzi, tra cui accuse false a carico di altre persone.

Questa è un’azione di Terza Parte, il cui risultato è che molte persone vengono incolpate e sottoposte a misure disciplinari, mentre la vera Terza Parte non viene individuata.

L’aspetto mancante qui, in termini di giustizia, è il fatto che le persone che sono state sottoposte a misure disciplinari non sono state messe a confronto coi loro accusatori e non è stata loro presentata la vera accusa, perciò non è stato loro possibile starle di fronte.

Un altro caso sarebbe una Terza Parte che semplicemente sparge pettegolezzi e muove accuse per malizia o per qualche motivazione ancora più malvagia. Questa sarebbe una consueta azione da Terza Parte. Di solito si basa su rapporti falsi.

Un’altra situazione si ha quando il responsabile di un qualche settore, non riuscendo a portarvi ordine, si mette ad indagare e punisce le persone basandosi sui rapporti falsi di una terza parte, lasciandosi sfuggire completamente la vera Terza Parte. Questo provocherebbe nel suo settore uno scompiglio ancora maggiore.

Alla base di tutte le attività di Terza Parte che veramente causano guai si trovano quindi i rapporti falsi.

Ci possono anche essere percezioni false. La persona vede cose che non esistono e ne fa rapporto come se fossero “fatti”.

Perciò vediamo che possiamo facilmente seguire a ritroso un’investigazione, risalendo una catena di rapporti falsi.

Almeno in un caso, la Terza Parte (scoperta solo quando ormai non c’erano più dubbi che quella persona fosse l’unica ad aver provocato lo sfascio di due settori dell’organizzazione, uno dopo l’altro) aveva anche le seguenti caratteristiche:

1. Faceva pasticci nelle sue stesse azioni.

2. Contestava con rabbia ogni rapporto presentato su di lei.

3. Cambiava ossessivamente tutto, quando prendeva in mano un’area.

4. Faceva rapporti falsi sulle azioni, accusando altri.

5. Nel settore di sua competenza, la percentuale d’infortuni o di perdite tra i membri del personale era alta.

Queste cose non sono per forza comuni a tutte le Terze Parti, ma vi danno un’idea di ciò che può succedere.

Dall’esperienza maturata nel risolvere questioni di etica e di giustizia all’interno di vari gruppi, risulta evidente che la vera causa dello scompiglio in un’area risiede nell’accettare rapporti falsi e nell’agire di conseguenza, senza che l’accusato possa dire la sua riguardo alle accuse che gli sono mosse e senza metterlo a confronto con i suoi accusatori.

Una persona, qualsiasi genere di autorità rappresenti all’interno di un gruppo, non dovrebbe accettare un’accusa qualsiasi e agire in base ad essa. Farlo vuol dire minare la sicurezza di tutti quanti. Tanto per cominciare, potrebbe rifiutarsi di agire sulla base di un’informazione qualsiasi, a meno che non abbia accertato, con un’indagine personale, che non è il frutto dell’azione di qualche Terza Parte.

Il responsabile di un’attività, ogni volta che gli viene presentata un’accusa o una “prova”, dovrebbe condurre un’indagine per accertare che non esistano rapporti falsi o percezioni fasulle. In questo modo può verificare quei rapporti e trovare la vera sorgente del problema, evitando di sottoporre a provvedimenti disciplinari individui che potrebbero essere innocenti.

La giustizia, di conseguenza, consisterebbe nel rifiutare qualsiasi rapporto che non sia sostenuto da informazioni veritiere e imparziali, nonché nell’accertare che per ciascuno di questi rapporti venga condotta un’indagine e che ogni indagine preveda il confronto tra l’accusato e l’accusa mossagli e, dove possibile, con l’accusatore, prima d’intraprendere qualsiasi azione disciplinare o d’infliggere una punizione.

Sebbene questo possa rallentare il corso della giustizia, la sicurezza personale dell’individuo dipende totalmente dallo stabilire la completa veridicità di un’accusa, prima che venga intrapresa qualunque azione.