Nella vita di tutti i giorni capita spesso di dover affrontare circostanze spiacevoli. In qualche modo si riesce a superarle faticosamente, frenati anche dalla convinzione che non c’è molto da fare per migliorare il proprio
Ma non devono necessariamente rappresentare la norma. L’uomo può vivere un’esistenza felice e raggiungere le proprie mete in qualunque sfera della vita; quella individuale, quella familiare, nel lavoro, e così via. Gli scopi che un tempo si era prefisso possono essere realizzati.
Se non si sta riuscendo a realizzare le proprie mete o la situazione è andata peggiorando o deteriorandosi, c’è sempre una causa valida e individuabile. È un concetto di cui spesso la gente non si rende conto: le cose vengono veramente causate, non succedono per caso. Alla base di ogni circostanza ci sono delle ragioni, e queste possono essere controllate.
Ignorando questo concetto, l’uomo si affida spesso al “fato”, alla superstizione, alla predizione o all’astrologia per determinare il proprio destino o futuro. Molti si limitano a sperare – invano – che d’ora in avanti nient’altro peggiori, oppure mentono a se stessi sostenendo che la vita di solito è una lotta.
Prendiamo ad esempio un agricoltore che un anno ha un pessimo raccolto e non ne trova un motivo
Consideriamo un’azienda con una produzione scarsa: nel tentativo di aumentare la produttività prima che sia troppo tardi, i dirigenti potrebbero cambiare la sistemazione del personale, assumere nuovi operai, eccetera; ma potrebbero comunque essere privi dell’abilità pratica necessaria ad analizzare le attività dell’azienda e a trovare la causa della situazione. Un’ispezione potrebbe rivelare che i fornitori di materie prime hanno rifiutato la consegna, perché l’ufficio contabilità dell’azienda non pagava le fatture arretrate.
Per analizzare, risolvere e migliorare qualunque situazione in qualunque settore della vita, occorre essere abili nell’investigare, vale a dire avere la capacità di pensare secondo logica e arrivare alla base delle situazioni.
L’investigazione è l’accurata scoperta e classificazione dei fatti. Quando s’investiga, si cercano e si esaminano i particolari di qualcosa al fine di conoscere i fatti e soprattutto di trovarne una causa.
Un’investigazione corretta arriva alla radice dello stato delle cose che ci si trova ad affrontare. Ad esempio, si potrebbe osservare che un’organizzazione ha una produzione bassa. Questa sarebbe una situazione non ottimale, che dovrebbe essere investigata per trovarne la causa. La tecnica d’investigazione può essere utilizzata anche da un singolo individuo per migliorare le condizioni della sua vita.
Quando si fa un’investigazione ci si pone la domanda “Cosa non capisco?” con riferimento alla situazione esistente. Si troveranno due fatti che non sono in armonia: si contraddicono a vicenda e non è possibile capirli. Si cerca allora di esaminarli razionalmente: esaminandoli si trova un altro punto incomprensibile. E quando si cerca di capire questo punto, se ne trova un altro che non si riesce a capire. Prima o poi, in qualche punto di questo percorso, si troverà la ragione delle circostanze che si stavano investigando.
Qualsiasi investigazione dovrebbe svolgersi secondo questi principi. A volte è necessario fare molte domande, a volte è sufficiente chiedere “Che cos’è questo baccano?” per arrivare alla causa della difficoltà. Ecco un esempio di un’investigazione condotta con rapidità in una situazione d’emergenza. Un macchinista è al lavoro nella sala macchine di una nave. L’uomo ha una normale capacità di percepire, che però è integrata dall’esperienza. Osserva l’area di sua competenza e sente un sibilo che non dovrebbe esserci: un fattore contrario al normale stato operativo di una sala macchine. Esamina l’area e non vede niente di strano, a parte una nuvoletta bianca. Abbina la vista all’udito, si avvicina per vedere meglio e si accorge che una
Il macchinista chiude il condotto del vapore. In breve, bisogna: (a) trovare un funzionamento imperfetto in qualche parte di un’attività o di ciò che si sta investigando e poi (b) trovare qualcosa che non si comprende e poi (c) porre domande alle persone in quell’area che hanno a che fare con il funzionamento imperfetto o analizzare l’area per procurarsi più dati.
Questa sequenza isola la causa della difficoltà, che ora può essere risolta, in modo che l’attività possa svolgersi di nuovo correttamente. In un’organizzazione il solo uso di queste tre fasi più e più volte, di solito sarà sufficiente per mantenere il suo buon funzionamento.
Le statistiche hanno un ruolo nell’investigazione. Una statistica mostra la produzione di un’attività, settore od organizzazione, confrontata con un momento precedente nel tempo. La statistica rivela se l’attività sta raggiungendo il proprio scopo o meno: se sale, significa che l’attività si sta avvicinando di più al suo scopo. Quando si fa un’investigazione, bisogna cercare le statistiche che scendono. Ovviamente queste sono incomprensibili, perciò si comincia a porre domande agli interessati. Nelle loro risposte ci sarà qualcosa in cui la persona che conduce l’investigazione non troverà un senso, ad esempio: “Non possiamo pagare le fatture perché Gianni ha fatto un corso”. L’investigatore cerca soltanto qualcosa che lui stesso non sa far
Quando si risale la scia delle cose che non si riescono a capire, ci sono due possibilità: o si arriva a un punto morto dove non si può più proseguire, nel qual caso si ritorna alla principale linea d’investigazione, oppure si trova altro materiale. Se si trova altro materiale, si trovano altre cose che non si riescono a capire.
Il segreto di questa procedura è trovare un filo che sporge – qualcosa che non si riesce a capire – e, facendo domande, tirarlo. Ne viene fuori un gattino. Si continua a tirare il filo facendo altre domande. Spunta un piccolo gorilla. Tirate ancora un po’. Compare una tigre. Tirate di nuovo e... oh! trovate un carro armato!
La pigrizia o la stupidità della gente non è una cosa razionale. Alla sua base troverete la vera causa dell’inattività o dell’agitazione costante in un settore di un’organizzazione.
Quando si è trovato il
C’è sempre una ragione alla base di una statistica bassa. Fate domande agli interessati fino a quando vi si presenterà la vera ragione. Non sarà mai il fatto che “Agnese non è intelligente”. È molto più probabile che Agnese sia stata assunta come dattilografa anche se non ha mai saputo scrivere a macchina. Oppure il dirigente del settore, semplicemente, non viene mai a lavorare.
La vera spiegazione di una statistica bassa è sempre facilmente comprensibile. Se fate abbastanza domande, troverete la vera spiegazione e allora potrete agire.
Pur essendo elementare, questa tecnica di investigazione è efficacissima. Può essere utilizzata per affrontare e raggiungere la base di situazioni semplici o complesse, e quindi permettere di risolverle e migliorare le condizioni della vita.
La capacità di usare le tecniche di investigazione migliora con la pratica. Ci si può perfezionare e diventare più sicuri, fino al punto di poter individuare istantaneamente qualcosa che non si capisce. Quest’abilità non è innata, ma può essere facilmente acquisita. Per rendere le investigazioni ancora più rapide ed efficaci, si dovrebbero capire e applicare i principi della logica, una disciplina che finora era stata non solo fraintesa, ma anche resa inutilmente complicata.
la sorte di una persona nella vita; fato.
che può essere creduto o accettato (se vero).
qualsiasi dispositivo in un condotto o tubo che regola il flusso di un liquido o gas, come ad esempio la valvola che regola il flusso del vapore in una sala macchine. Tale vapore è generato da pressioni estremamente alte ed è molto caldo. Se una valvola si rompe in tale tubatura, questa deve essere chiusa immediatamente per assicurare che il vapore caldo e a pressione, non fuoriesca dalla valvola rotta, in quanto potrebbe ustionare severemente qualcuno nelle vicinanze.
Far sì che due o più cose apparentemente contrastanti siano coerenti o compatibili.
si riferisce al “carro armato del Genarale Sherman”, carro armato delle forze armate degli Stati Uniti, come pure di quelle inglesi e francesi, nella seconda guerra mondiale (1939-1945). Prendeva il nome da William Tecumseh Sherman (1820–1891), famoso generale della guerra civile americana (1861–1865). Il termine “carro armato del General Sherman” viene usato anche in modo figurato per riferirsi al vero motivo che sta dietro a una cattiva situazione, o a qualcuno che cerca di fermare le cose.